Gioielli tecnologici e artigiani 2.0

Eccoci qui! Mamma mia quanto è difficile scrivere di questo argomento. Eppure non dovrebbe esserlo, perché è uno dei miei preferiti. Il problema è che ci sono così tante cose da dire e di cui parlare che forse più che un post dovrei scrivere un manuale, ma, non avendo le competenze tecniche necessarie ne parlerò a modo mio.

L’argomento che vorrei affrontare sono i gioielli tecnologici (e per gioielli intendo anche quelli di materiali non preziosi). Prima di tutto quindi è importante chiarire cosa sono e cosa non sono, per me, i gioielli tecnologici. Continua a leggere

…e dopo la Maker Faire?

Ma CIAONE! Si sono ancora viva, non del tutto ripresa, ma viva. Dopo il tourdion della fiera, ma soprattutto del pre-fiera fatico a tornare a ritmi normali e a raccapezzarmi tra le mille cose da fare.12143152_1166377466709944_7098614793936512460_n

In molti mi avete chiesto di come è andata la Maker Faire. Beh! Intanto è andata, e questa è una gran bella cosa in tutti i sensi. Tra pro e contro, manifestazioni, traffico, lavori per il giubileo e lamentele varie è andata, ha avuto oltre 100.000 presenze e quindi vuol dire che è stata apprezzata e lo è sempre di più.960x280_en

Per chi non è molto addentro all’argomento diciamo che la Maker Faire è la più grande manifestazione legata al mondo maker.  Questa parola per molti non significa nulla, ma di fatto, molto banalmente, racchiude tutte quelle persone che “fanno” usando le proprie mani ma anche la propria testa, condividendo quello che scoprono o inventano, mettendo quindi a disposizione le risorse e di fatto creando una rete spontanea di condivisione di conoscenze.
In questa realtà si inseriscono poi le grandi realtà tecnologiche produttrici di software e di macchine che a volte rincorrono letteralmente il mondo maker, a volte lo affiancano fornendo anche materiali per sperimentare e a volte dialogano per creare cose nuove.
In mezzo ci siamo anche noi artigiani, o meglio “artigiani digitali”. Quella categoria di artigiani che usa le moderne tecnologie per lavorare, divulgare, promuovere e vendere i propri prodotti e che addirittura riesce a vedere le potenzialità artistiche insite in alcuni processi, sfuggite alle menti più tecnologiche. La Maker Faire è tutto questo e molto di più.12

Sono stati giorni intensi, a contatto con tantissime persone diverse, dai semplici curiosi agli esperti, giornalisti, maker, informatici, designer, insegnanti, pensionati e bambini, tutti molto interessati a vedere il “futuro”. In realtà quando ci stai in mezzo tutto ti scorre davanti molto velocemente, come la legge della relatività di Einstein, se vedi un treno da fuori corre, ma se ci stai sopra ti sembra fermo, e cose che a molti sembrano innovative per i maker sono già obsolete. 12144832_898575526891037_2816824713210462740_n

Io quest’anno ho partecipato alla Maker Faire con i miei gioielli fatti con vetro e circuiti da cui il nome “Circuiti Tiffany”, l’idea come molti di voi sanno risale a un anno fa o più, ma in effetti non avevo approfondito molto l’argomento visto che mi ero spinta su altri materiali. Comunque volevo esserci, non mi chiedete perché, a settembre ero già pentita di essermi candidata ma tant’è e quindi dopo la conferma della mia ammissione alla fiera ho iniziato a lavorare ai disegni, dovevo fare praticamente tutto. Ho disegnato per circa due mesi affrontando forse per la prima volta la crisi da foglio bianco e mentre a volte i modelli ti vengono alla mente quasi da soli, questa volta le numerose cose da fare e la fretta avevano bloccato la parte fondamentale del lavoro, quella creativa. 12038071_1155890597758631_3512681064063387132_n

E’ stato un processo davvero lungo, tagliare e levigare i circuiti, preparare i modelli, tagliare e lavorare il vetro, mi sembrava un lavoro infinito, e infatti alla fine non ho realizzato tutti i modelli che avevo disegnato. Inoltre dovevo pensare anche alla parte espositiva e per questo mi sono rivolta ad una amica per curare la parte grafica e studiare degli espositori appositi.12132959_890925684334046_1413884647_n

Ovviamente la settimana prima della fiera qualsiasi cosa che poteva andare storta ci è andata, ma grazie alle persone con cui ho collaborato e che sono rimaste dietro le quinte siamo arrivati al fatidico giorno.

12115501_898894643525792_2133354186911486134_nI tre giorni della fiera sono stati pieni, è la parola che mi viene in mente per prima, pieni di gente, di facce, di domande, di spiegazioni, di progetti, di rumore, di tutto. E mi do una gran pacca sulla spalla da sola per aver chiesto alla mia amica Nicole di stare con me allo stand. E’ stata perfetta, non ci sono altre parole per descrivere il suo lavoro, senza di lei non sarei sopravvissuta.

I gioielli, anche se di fatto non facevano nulla di tecnologico, sono stati apprezzati per quello che sono. Gioielli. Facendo brillare gli occhi a grandi e piccini.

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Lo so è molto figo avere un ciondolo che ti fa il caffè schiumato, abbinato al bracciale coordinato che ti sforna il cornetto integrale al miele. E’ sicuramente una cosa cool!

Ma i gioielli in primis devono essere belli e quando lo sono ti fanno accendere tante lucine negli occhi e i miei beh! Cavolo se l’hanno fatto!

Se questa non è interazione!

Ma che ho fatto tutto sto tempo? Riassunto dei lavori precedenti!

Ragazzi oggi un post molto visivo e poco narrativo, perchè mi sono resa conto che a giudicare dai post, a parte raccontare tante belle storie non ho prodotto niente, invece non è proprio così, è che sono lenta e pigra nel pubblicare le mie opere, quindi cercherò di aggiornare un po’ anche il blog, ma vi ricordo che sul mio negozio Etsy trovate tutto (o quasi) quello che ho prodotto ed è disponibile.

Diciamo che ho lavorato a tre filoni creativi, chiamiamoli così!

  1. Orecchini di tutti i colori, su modelli vecchi e nuovi (questo deve essere ulteriormente ampliato ma c’è quasi tutto)
  2. Gioielli con tessuti (da piccoli scampoli quindi quasi tutti pezzi unici)
  3. Gioielli coi circuiti (per la Maker Faire, in fase di progettazione)

Iniziamo con i primi che offrono tanti spunti colori e idee e grazie speciale ad Artemarcia per tutti questi vetri colorati!

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Per il secondo filone, dopo il primo esperimento con il pizzo (di cui vi rimetto la foto) grazie ad una amica, che tra le altre cose cuce, ho ricevuto dei piccoli pezzi di tessuto da cui sono nati dei veri capolavori (modesta io!) e pezzi unici, completamente diversi per stile e genere e da abbinare con tantissimi outfit.

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In ultimo i gioielli con i circuiti, per ora ho solo tre collane grandi già fatte, ne avevo fatti molti per Codemotion (metto qualche foto dello stand dove se ne vedono alcuni) ma sono quasi tutti finiti, è rimasto solo un ciondolo e un paio di orecchini e visto che ho presentato il progetto alla Maker Faire Rome 2015 sto lavorando per disegnare e realizzare collane, ciondoli, bracciali, orecchini da esporre durante l’evento.

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Bene! Ecco tutto, che in pratica non vuol dire niente, perchè soprattutto il punto 3 è molto lacunoso e quindi. ANSIAAAAA!!!

Beh mo’ v’ho aggiornato e torno a lavorà! Voi seguitemi però!

Deliri creativi di agosto. Come far arrivare le idee con 40° al sole.

IMG_4030Prima settimana di agosto e caldo torrido, un piede ancora al lavoro un altro alle ferie, pensando già a cosa dovrai fare dopo questi pochi giorni di riposo. Di fatto la mente non va mai in ferie quando sei un creativo e il lavoro ce l’hai in testa mischiato al canto alle cicale che coprono tutti i rumori e ti stordiscono insieme al caldo …. poi come un lievissimo alito di vento arriva quel momento!

Quel solletichino. Lì! Si, là dietro. Proprio sulla riva, al confine dei due emisferi, pronto a saltare da un lato o dall’altro, e passare dall’inconscio al conscio, dall’area del vacuo al concreto, dal sogno al reale.

Di cosa parlo? Dai che lo sapete tutti! Di quel momento in cui senti che arriva l’idea, quella che stai rincorrendo da giorni, settimane e forse anche mesi… che prima hai cercato di spremere a forza fuori, poi hai lasciato marinare, condendo con foto, immagini, idee, mostre, musica. Ti sei fatta un balletto, un passeggiata tra i vicoli del centro in cerca di ispirazione dai vecchi mattoni delle case, rinfrescando le idee con una granita gelata, scegliendo un nuovo smalto dal colore improbabile (si sa noi creative mica possiamo metterlo “rosso e basta”)  hai pensato ad altro, sapendo che come per quando coltivi una pianta se stai lì a guardarla non crescerà mai, che devi darle nutrimento, luce, sole, il giusto riparo senza soffocarla e soprattutto….. tempo.

IMG_4118Fai finta di niente, esci, vedi gente, fai cose, e tutti pensano: “ma questa non doveva lavorare? Ma non aveva detto che doveva fare nuovi progetti? Ma non ci aveva promesso effetti speciali stratosferici? E ora sta qui, a mangiarsi la ciriola con la birra spalmabile e il fior del lazio, seduta ad una apetta modificata?” (vedi Paraponzipò)

E allora cosa fai? Aspetti e fai la vaga, fai finta che non ti interessi se l’idea non arriva, se quello che disegni proprio non va, si va bene è carino, ma carino non basta. Mai.

Lo so che esistono bellissime tecniche per imparare a convogliare, indirizzare, sviluppare, controllare il proprio processo creativo ma ….io non le ho studiate e non mi va di farlo, è tanto più divertente il mio metodo, molto empirico ma più emozionante. Stai lì in attesa, non sai quando arriverà l’ideuzza che cercavi, ma in realtà non è che la cercavi è che ancora doveva nascere.

IMG_4115E ora è lì dietro, quasi pronta, ma non guardarla troppo, non stringerla troppo forte; come diceva il vecchio detto se cerchi di afferrare l’acqua questa ti sfuggirà tra le dita, ma se pazientemente metterai la mano a coppa essa la riempirà. Così lascio che l’idea che sta arrivando si faccia strada piano piano, che decida bene che strada prendere, che cresca e si definisca sempre di più, senza forzarla, lasciando che segua il suo corso naturale. Quando sarà pronta, la metterò su carta, la sistemerò, la renderò perfetta, ma ora no, ora la lascio svolazzare leggera per la mente, finché sceglierà dove posarsi.

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La precisione per gli antichi Egizi era simboleggiata da una piuma.