Quanto brilla il fatto a mano?

ALLERTA POST CRITICO!

Questo post probabilmente non piacerà a molte persone, ma ti chiedo di fare una riflessione con me e ti invito ad esprimere il tuo pensiero, anche se la pensi diversamente da me, confido in un sano, civile ed utile confronto. Premetto che molte delle cose che sto per scrivere sono già state ampiamente e magnificamente spiegate in questo post di Gaia Segattini , che ti invito a leggere se non l’hai già fatto, relativamente all’handmade.

La riflessione è partita dal vedere i corsi e i workshop che proliferano on line da un po’. Ma ci arrivo più avanti.

Conosci quel detto “Chi sa fa, chi non sa insegna?” un po’ troppo generico, ma mi viene sempre in mente quando vedo qualche corso organizzato da qualche creativo che seguo. Ovviamente quasi sempre si tratta di persone in gamba, che sanno quello che fanno e spesso fanno innovazione nel loro campo (sennò non le seguirei!!!).

A quel punto quindi mi domando, “perché mettersi a fare corsi?”. Certo bisogna distinguere gli workshop di qualche ora – dove tra i fruitori c’è di tutto, dall’hobbista, all’artigiana curiosa, alla casalinga disperata e soprattutto annoiata – dai corsi più impegnativi: veri e propri percorsi professionali, con un programma suddiviso in lezioni che insegnano per gradi una determinata tecnica.

A me hanno chiesto più volte di fare dei laboratori, ma fino ad ora ho sempre rifiutato perché:

  • non sarebbero economici
  • non sarebbero completi
  • non mi sento tanto brava da insegnare ad altri!

“Si ma una cosa semplice, base!” Ecco nel Tiffany, come in altre tecniche non c’è la versione base, si parte direttamente dall’avanzata.

Personalmente, come più volte ho raccontato, ho seguito un corso super intensivo di circa 16/20 ore limitato al gioiello. Inoltre per fare il Tiffany servono materiali e attrezzature costose e non facili da reperire oltre che da usare.

Tornando quindi al proliferare di tanti corsi, laboratori, workshop ecc… ho provato a darmi delle risposte sul loro proliferare e sono giunta a tre opzioni:

  1. Effettivamente il proverbio dice il vero: persone che non riescono a realizzare prodotti validi, belli e ben fatti puntano sull’insegnamento.
  2. L’artigiano è talmente bravo e coinvolgente che tutti gli chiedono di fare dei corsi. Cosa ne verrà fuori? Personalmente credo un corso non possa andare oltre alla tecnica, che è fondamentale ovvio, ma la realizzazione di un’opera richiede anche tanto studio, creatività, impegno. Quindi l’allievo tenderà a replicare a pappagallo quel singolo pezzo che ha imparato a meno che, grazie alle proprie doti e alla buona volontà cercherà un proprio stile, elaborando e approfondendo la materia per conto proprio.
  3. L’artigiano pur essendo capace e realizzando un prodotto di qualità e valido non riesce a sostenersi con la sola produzione e quindi fa corsi per aumentare le entrate e continuare la sua attività.

Ricollegandomi a questo discorso, in tutti questi anni ho visto centinaia di persone intraprendere la carriera artigiana, spesso con una professionalità molto alta ma a volte in maniera del tutto improvvisata. 

Nel secondo caso spesso si trattava proprio di quella “hobbista, artigiana curiosa, casalinga disperata e soprattutto annoiata” di cui sopra, che si reinventavano creative dopo un laboratorio di sole tre/quattro ore. Tutto bello ma questo può comportare anche degli effetti negativi nel mondo dell’artigianato.

  • In primis, si perde la professionalità e si gioca al ribasso, nei mercatini ho visto orecchini, spacciati per argento e pietre dure a 5 euro il paio. Ve lo devo dire, non erano argento e non erano pietre dure a meno che la signora avesse la bacchetta magica e li tirasse fuori dal cilindro regalandoli. In altri casi ho visto cose fatte a mano svendute per pochi euro per reggere il mercato. Cosa comporta questo? Che chi lavora seriamente viene visto come troppo costoso = ladro.
  • Troppi prodotti, di scarsa qualità e spesso tutti uguali. Il fatto male e uguale a quello dell’altro abbassa la percezione di qualità che dovrebbe essere prerogativa dell’artigianato, ormai non è più così. La componente artistica, la ricerca nel design e nell’innovazione sono nascoste da tante brutte copie. L’artigianato viene confuso con l’hobbistica e il fai da te, non risulta professionale insomma.
  • Siamo tutti artigiani! La capacità di saper riprodurre (senza entrare nel merito di come è realizzato l’oggetto) un oggetto, viene considerata artigianalità. Quella si può chiamare al massimo manifattura, ma nell’artigianato si deve inserire anche una ricerca artistica e stilista, un’espressività personale, che fanno si che pur usando le medesime tecnologie il risultato finale è diverso da quello degli altri, ed è bello!

Premetto che anche io mi diverto a fare workshop e laboratori, però senza avere poi la pretesa di essere un’esperta in materia. Ad esempio a fine maggio ho fatto un workshop di cera persa tenuto da Artisticalmente e mentre ci spiegava come fare un semplice anellino (proprio oggi mi ha detto che la versione in argento è pronta! YEEEE!!!)  capivo quanto fosse complicato e quante competenze richiedesse fare quel tipo di lavoro. Così mi sono detta, e ultimamente mi capita spesso su vari argomenti, se mai mi servisse questa cosa la farei fare ad un professionista (ti invito a leggere questo divertente post sulla Mio Cuggino SRL).

Quando alcuni anni fa ho ripreso in mano la mia passione artistica – accantonata per anni dopo aver terminato il liceo artistico per necessità lavorative – ho visto i miei limiti e ho sentito la necessità di riprendere a studiare e specializzarmi. Dopo il corso di Tiffany, ho capito ancora di più quanto c’era da sapere su quell’argomento e che quello che avevo intrapreso era solo un primo passo verso quello che volevo fare. Nel corso degli anni ho fatto tanta pratica, tanti errori, tanta sperimentazione, tanti errori, tanta gavetta e tanti tanti errori. Ora sono esperta? Tu che dici?

Ricapitolando: Ok, imparare una cosa nuova è bellissimo, se è una passione potrebbe diventare un mestiere ma bisogna metterci tanto impegno e non smettere mai di studiare, approfondire e cercare di migliorarsi. Chi si ferma al primo gradino non arriverà mai in cima.

Io penso di essere ad un terzo del mio obiettivo! E tu?

 

 

Metalli e leghe splendenti: tutto quello che devi sapere per scegliere i tuoi gioielli.

Ciao eccoci qui,
nel tentativo di fare l’ennesimo post dei post, sull’onda di quello sugli orecchini mi sono invischiata in una marea di metalli preziosi e leghe e sto naufragando, al momento, in un mare di oro multicolore.

Il prossimo che mi dice di essere allergico al “metallo” lo mando a fare un corso di mettallurgia. Si fa presto a dire allergia ai metalli, ce ne sono talmente tanti che capire cosa ci provoca un’allergia diventa davvero un’impresa, ed infatti spesso nemmeno i medici possono darci risposte certe.

Ok, pare che il nickel sia una specie di serial killer, ma tu lo sapevi che esistono più di sette tipi di oro, con colori diversi, e che ad ogni colore corrisponde una lega od una lavorazione diversa? (Beh arriva in fondo al post e te lo proverò!) Continua a leggere

MAKE ME SHINE Barsa Design

Ciao come stai oggi? Eccoci al penultimo MAKE ME SHINE prima dell’estate, si ad agosto facciamo pausa tutti quanti, non posso assillare la gente sotto l’ombrellone. Se ti ricordi ti avevo parlato di questa artigiana nel post dedicato ai gioielli tecnologici ed infatti l’ho conosciuta ad una Maker Faire qualche anno fa e mi sono innamorata del suo lavoro. Sarà perché è colorato, sarà perché è unico, o perché lei lo realizza con grande cura, ne sono rimasta folgorata appena l’ho visto. Il suo brand si chiama BARSA DESIGN e la sua intervista sarà davvero speciale.

Mi chiamo Sara Barroccu, sono nata ad Olbia il 27/12/1983.
Sin dalla mia infanzia ho sentito un forte legame con la natura e con la mia isola, essendo cresciuta tra il mare di Olbia e la campagna gallurese dove i miei nonni abitavano e dove ho imparato a rispettare e a comprendere la mia terra.
Nella mia famiglia è stata sempre presente l’arte in quanto mio padre e mia madre, essendone appassionati, hanno portato me e mia sorella sin da piccole alla scoperta di questo splendido paese e delle sue inimitabili bellezze. 

Barsa design project from barsa design on Vimeo.

Tutto questo mi ha portato, al termine degli studi classici, ad intraprendere un viaggio per Roma per seguire un sogno che avevo sin da bambina, ovvero creare spazi e forme, attraverso l’architettura.

un sogno che avevo sin da bambina….creare spazi e forme, attraverso l’architettura

Una volta laureatami in architettura d’interni a Valle Giulia (Università La Sapienza di Roma ndr.) ho intrapreso l’esperienza negli studi di architettura. Non essendo abbastanza appagata e libera di seguire le mie idee, ho lasciato quella via per dedicarmi alla massima espressione dei miei progetti e mi sono dedicata allo studio della tecnologia di stampa 3D. 


E proprio il legame ancestrale con la natura e con la mia terra insieme alla passione per l’arte e per l’architettura, in cui sono immersa nella mia citta di adozione, Roma, ha trovato lo sfogo ideale il mio progetto di gioielleria 3D, in cui non ci sono limiti alla fantasia e dove seguitando a sviluppare la mia passione per la progettazione, solo in una scala minore, creo gioielli che contengono un immagine in cui cerco di fondere tutto questo.


La cura del dettaglio ha una particolare importanza nella progettazione, scendere di scala dimensionale è un passaggio che ho sempre fatto, anche nel progettare una Casa. Disegnare gioielli è trasferire l’architettura nel modello reale e indossabile, quindi pensando a volumetrie ergonomiche, con una ricerca approfondita sulle finiture, come ibridi di creatività, tecnologia e manualità. Le conoscenze accumulate, con i miei studi, hanno rappresentato delle solide basi per supportare il mio lato creativo.

Nella vita di tutti i giorni, curo il tutto il processo produttivo che c’è intorno a Barsa design. Le idee, la loro applicazione, la stampa, la finitura manuale, da una parte; e le proposte commerciali, il contatto con i fornitori, la giusta e conforme selezione dei materiali, le fiere, gli eventi, dall’altra. Una gestione completa implica tanto tempo e la dovuta attenzione. Al di fuori di questo sono Sara Barroccu. Amo vivere tutto al 100% e godermi i piccoli piaceri che la vita ti può dare , dal rapporto con la natura, ad un incontro con una persona , dall’emozione di uno scorcio inaspettato, alla gioia di un bel piatto di spaghetti con le arselle (sono un amante del buon mangiare e del buon vino) tutto può essere fonte di ispirazione.

Vorrei aggiungere che Sara unisce con Barsa Design la tecnologia, il desing e l’artigianato. Infatti, come hai potuto vedere nel bellissimo video qui sopra, il suo design unico parte dal disegno a mano e poi con l’ausilio di strumenti tecnologici viene realizzato con macchine di stampa 3D e completato e rifinito a mano. Fino ad oggi non ho ancora visto nessuno lavorare in questo modo, unire tutte queste competenze ad un senso estetico molto ben definito e originale ha fatto si che mi innamorassi di questo brand.

Ti suggerisco quindi di continuare a seguire Sara nel suo lavoro perchè sforna continuamente nuove idee e non ha paura di percorrere nuove strade. Ti lascio i suoi contatti social qui sotto:

​SITO : www.barsadesign.it

Facebook : https://www.facebook.com/barsadesign

Twitter: BARSA DESIGN @Sbarroccu

Instagram: https://instagram.com/barsa_design/

Spero che ti sia piaciuta questa artigiana e questo post, fammi sapere se vuoi che te ne presenti altri scrivendomelo nei commenti. 

Si fa presto a dire orecchini: guida super illuminante!

Ciao cara amica che mi segui! Dopo averti spiegato qui come sono i tuoi lobi, si lo so, non bastava la storia del fisico a pera, a mela e a banana, torno a parlare di orecchini. Mi dirai: “A che mi serve sapere che tipo di orecchino è quello che trovo in un negozio? Se lo vedo e mi piace lo compro.” Ottimo, ma se ti serve un tipo di orecchino particolare e non lo trovi? Come potrai entrare in un negozio, o andare da un artigiano o semplicemente (anzi peggio ancora forse) su un motore di ricerca e descrivere a parole quello che cerchi? E’ come andare dal parrucchiere con l’idea di farsi un taglio e poi uscire con una cosa completamente diversa che….non ti piace! Un classico.

Quindi ho deciso di riassumere in un post tutti i tipi di orecchini che mi vengono in mente. Il testo è disseminato di link, ti rimanderanno a pagine con immagini, schede, tabelle, insomma tutto quello che può servirti per capire e imparare. Pronta? Continua a leggere