– MAKE ME SHINE – Insunsit

Bentornati all’appuntamento con il Make me Shine, sono particolarmente felice dell’artigiana che vi presenterò oggi. In primis mi sono accorta mentre scrivevo questo articolo che è perfettamente in tema con il mese di maggio, nella ruota dell’anno infatti è dedicato al “germogliare-sbocciare”. Inoltre lei è una Star dell’artigianato italiano, tantissime di voi infatti, anche senza saperlo la conoscono o conoscono il suo lavoro che è assolutamente unico e inimitabile. Infatti, oltre a creare i propri prodotti handmade, realizza bellissime grafiche, rigogliose e lussureggianti che si trasformato in tessuti. Grazie alla sua collaborazione con The Color Soup,  permette a tanti artigiani di usare i suoi pattern per creare i loro articoli arricchendoli del suo stile inimitabile. Forse avrete già capito di chi sto parlando…

Ciao Giulia (ndr.) Come si chiama il tuo brand e di cosa si occupa?

Insunsit, che significa “da nessuna parte” in dialetto mantovano. È il mio progetto di disegno e autoproduzione.

Come hai scelto questo nome e perchè?

Questo termine mi ha affascinato non appena l’ho scoperto (io sono di Verona): mi ci sono riconosciuta e ho deciso di adottarlo!

Mi parli della tecnica che usi e del tuo lavoro?

Parto sempre dal disegno, su carta. Dalle illustrazioni prendono vita i pattern per i tessuti e i soggetti per gli accessori in legno (spille, collane,..) che realizzo a mano in prima persona tagliandoli, dipingendoli e assemblandoli.

Come l’hai scoperta ed imparata/come ci sei arrivata?

È arrivato tutto un po’ per caso, un po’ per bisogno. Dovevo disegnare, e un poco alla volta ha preso forma e struttura.

Come sei arrivata on line?

Insunsit è nato in un momento in cui era “necessario” (già quattro anni fa!), essere presenti sui social, anche solo per avere un primo feedback dalle persone. Credo che sia utile, più che fondamentale.

Da dove trai l’ispirazione e le idee per le tue creazioni?

Sono curiosa di natura: mi piace osservare, studiare, imparare. Ci sono alcuni soggetti che mi colpiscono particolarmente e che penso siano adatti alla mia rielaborazione.

 Come definiresti il tuo stile?

Accidenti, non saprei! è forse un mix di pulizia, freschezza, accuratezza.

Qual’è il lavoro/l’esperienza/l’evento che ti ha dato più soddisfazioni e perché?

Non voglio essere evasiva, ma il mio progetto è un percorso e, come in ogni viaggio, ciascuna tappa ti arricchisce e ti rimane dentro (e qui includo le esperienze super positive come quelle negative).

Qual’è la cosa più strana/buffa/assurda che una cliente ti ha chiesto?

In questi casi non si può dire né il peccato e nemmeno il peccatore.

Quali sono i progetti per il futuro?

Traslocare, ricominciare a incidere, lavorare di più sul disegno e imparare.

Cosa speri arrivi alle tue clienti attraverso il tuo lavoro?

Senza essere banali, ma vorrei che ci trovassero leggerezza (che è assai lontana dalla superficialità).

 

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Io personalmente mi sento sempre invasa dal piacere ogni volta che finisco su un’immagine di Giulia, i colori, le suggestioni, la ricchezza delle sue grafiche sono come quelle meravigiose torte piene di piani e decorazioni di zucchero, entrare nei suoi profili è come varcare la l’ingresso di una pasticceria bellissima, le sue creazioni ti saziano e ti fanno venire voglia di mangiarle contemporaneamente.

Quindi vi lascio subito qui i contatti di Insunsit, nome che sicuramente le ha portato bene, grazie anche al suo impegno, perché forse “non è da nessuna parte” ma è ovunque. 

SHOP: https://www.etsy.com/it/shop/INSUNSIT

Conoscevate INSUNSIT? Come l’avete conosciuta? Scrivetemelo nei commenti! 

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